Torre di Santa Liberata e Siluripedio

L’itinerario che che vi andiamo a proporre vi farà visitare i territori della costa a nord dell’Argentario, in un percorso che condurrà da Santa Liberata all’ex Siluripedio, si parte dal ponte di Santa Liberata, con la vista della Torre della Peschiera di Nassa, costruzione risalente al periodo medievale ed una piccola chiesa del 1802, anticamente santa liberata si costituiva come un canale navigabile e luogo di carico di minerali provenienti dalla cava di Terrarossa, a questo punto si comincia a scendere verso la spiaggia e qui il mare è popolato da specie marine di grande interesse, come la murena, il polpo, lo scorfano, il cefalo, la spigola, il sarago, il cavalluccio marino e la stella marina; a breve distanza dalla spiaggia si potranno osservare i ruderi di di una vasca romana per l’allevamento dei pesci, risalente al II secolo d.C., continuando il nostro percorso arrivando agli scogli si potranno scorgere in lontananza  resti dell’antichissima costruzione della Domiziana Posito, dimora di Nerone e del suo celebre precettore Seneca.

A questo punto si continua il percorso seguendo il tracciato della Strada Provinciale 161, che conduce ad un’arenile conosciuto come La Soda,  poi alla spiaggia di Pozzarello ed ancora più avanti si potranno ammirare i resti della Torre del Cavallo di epoca cinquecentesca, l’itinerario continua poi seguendo la strada della vecchia ferrovia dove si potranno incontrare altri due arenili e la spiaggia della Cantoniera, che si costituisce di sabbia e bassi scogli, le acque sono popolate da specie ittiche quali polpi, murene, salpe e si ha la presenza nel fondale dell’alga Posidonia Oceanica, adesso si percorre la Via del Fortino e si potranno osservare il molo di Levante e il Molto di Ponente di Giuseppe Garibaldi; continuando si giunge ad una caratteristica scogliera conosciuta con il nome mdi Viareggio e poi si arriva ai Cantieri Navali dell’Argentario, con i resti delle mura di un’antica villa romana risalente al I secoloa.C., poi si continua, si attraversa Piazzale Candi e si possono osservare i moli di attracco dei traghetti per il Giglio e Giannutri, il molo di Giuseppe Garibaldi con una stele commemorativa della sua impresa e ci si imbatte nel lungomare, con il monumento ai Caduti del Mare e l’Acquario dell’Argentario, questo ultimo sede di un’esposizione di specie marine che popolano in mare e del Centro di Recupero Cetacei e Tartarughe marine.

L’itinerario continua attraverso le vie della cittadina di Porto Santo Stefano ed offre la vista della villa La Gioconda, edificata nel 1927 e la Chiesa di Santo Stefano Promartire, costruita nel corso del 1700 in stile barocco e custode di una statua raffigurante il santo cui l’edificio è intitolato, adesso si può raggiungere il bacino di Porto Vecchio, con lo Scalo Domizio, luogo che ospita ogni anno il celebre Palio Marinaro; poco lontano si potrà poi osservare l’antica pila, ovvero la fontana che dona il nome al Rione Pilarella, l’ex Giardino Lambardi, un tempo ricco di statue e di meraviglie vegetali, spostandosi poi verso la Via del Molo si arriva all’arenile della Sanità, così chiamato perché in passato il Fortino del Lazzeretto che vi sorge aveva ospitato l’uffizio della Sanità, adesso si prosegue e si giunge alla spiaggia del Siluripedio, così chiamata per la sua particolarità di aver ospitato alcune officine militari nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Nelle immediate vicinanze della spiaggia sorgono due antiche villette ancora oggi in buone condizioni, la prima è il Villino Salvadori, costruito nel 1888 di colore rosso scuro con un grande giardino, il secondo è il Villino Ghezzi, del 1913, in stile liberty, la Spiaggia del Siluripedio si costituisce prevalentemente di piccoli sassi e le sue acque sono popolate da specie ittiche quali la tracina, la bavosa, il pesce prete, il polpo, la murena e il cavalluccio marino.

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